Giorgio Armani compie 90 anni: i look più iconici della sua maison.
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Lo stilista italiano famoso in tutto il mondo è nato l’11 luglio 1934 a Piacenza per poi trasferirsi a Milano, dove ha iniziato a lavorare come commesso per la Rinascente. Nel 1965 venne assunto da Nino Cerruti per ridisegnare la moda del marchio Hitman. Nel 2024 Re Giorgio festeggia anche 50 anni del suo marchio: il suo nome apparve nell’universo della moda per la prima volta nel 1974, quando nacque la linea di capi in pelle Armani by Sicons
Re Giorgio spegne 90 candeline l’11 luglio, ma quest’anno festeggia anche 50 anni del suo marchio, visto che da giovane, al termine del servizio di leva, prima trovò lavoro come commesso per la Rinascente, poi nel 1965 venne assunto da Nino Cerruti per ridisegnare la moda del marchio Hitman, confezione dei prodotti del Lanificio Fratelli Cerruti
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GLI ESORDI – Il nome di Giorgio Armani apparve nell’universo della moda per la prima volta nel 1974 quando nacque la linea di capi in pelle Armani by Sicons. La prima collezione risale invece al 1975, anno in cui fondò l’azienda omonima, insieme al compagno di vita Sergio Galeotti, morto prematuramente 10 anni dopo. Nella foto Nicole Kidman sul red carpet del 95esimo Academy Awards (2023)
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All’inizio della carriera, arrivato da Piacenza a Milano, anche per lui non è stato semplice: dal maggiolino Volkswagen venduto per lanciare l’attività alla paura di non essere all’altezza, ma poi “piano piano – raccontava in occasione di un’anteprima cinematografica qualche anno fa – ho preso forza e coraggio di voler essere qualcuno in questa avventura”. Nella foto Nicole Kidman sul red carpet degli Oscar nel 2018
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LO STILE ARMANI – Ricordato per la classe e l’eleganza raffinata dei suoi capospalla, per il guardaroba maschile, lo stilista venne indicato come il “Re della giacca destrutturata” fin dal 1980, anno in cui Giorgio Armani disegnò i costumi di scena di Richard Gere, nella foto, per il cult movie “American Gigolò”
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LA MODA MASCHILE – Armani ha il merito di aver tolto la rigidità alle giacche, eliminando le spalle insellate e le cuciture rigide, rivoluzionando la silhouette dell’epoca. Vennero eliminati i supporti interni (imbottiture e controfodere), spostati i bottoni e modificate le proporzioni tradizionali. Ma “per l’uomo i cambiamenti tra una collezione e l’altra devono essere pochi, affidati a dettagli, ai revers alle tasche, ai colori” ama ricordare Armani. Nella foto Leonardo DiCaprio in una scena del film The Wolf of Wall Street
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LO STILE BIANCO E NERO – Gli abiti da sera sono sempre molto raffinati e in colori delicati. La tradizione per lui diventa stile. Anche nella palette cromatica Armani ha sempre mantenuto gusti precisi. Lo stilista dall’inizio della sua carriera guardava al cinema in bianco e nero e alle atmosfere dell’America degli anni Venti e Trenta. Nella foto Lady Gaga durante i Music Awards
IL BLU ARMANI – Il suo stile fatto di tagli nitidi e puliti necessitava di toni e di colori freddi: il beige, il grigio e il greige, una nuova tonalità in bilico tra il grigio e il sabbia terroso. Ma è soprattutto il blu-Armani a contraddistinguere la sua produzione, anche se non esclude gli intramontabili bianco e nero. Nella foto Irina Shayk al 76esimo Festival di Cannes 2023
I COLORI DELLA MAISON – Oltre al blu Armani e all’iconico bianco e nero, nell’armadio delle donne Armani fece poi entrare i colori non colori, sfumature delicate e volutamente polverose, indefinite come il famoso greige. Nella foto Cate Blanchett all’86esimo Academy Awards
LE CULTURE CHE INFLUENZANO ARMANI – Altra fonte di grande ispirazione per Armani sono le culture orientale e araba. Vengono infatti introdotti in alcuni suoi capi colletti alla coreana, e cappotti simili a djellaba, messi in commercio nel 1990, in contemporanea all’uscita nei cinema del film “Il tè nel deserto”. La sua collezione Armani Casa è realizzata su ispirazione Art Déco ed Estremo Oriente. Nella foto Cate Blanchett al 77esimo Festival di Venezia
IL SUCCESSO – In 50 anni di lavoro, consacrati da copertine su Time, dal successo a Hollywood, dalle One Night Only in giro per il mondo, dall’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana conferitagli dal presidente Mattarella, mai una contraddizione, uno sgarro a un’etica fatta di dedizione e passione. Nella foto Cate Blanchett alla Biennale di Venezia 2019
L’AMORE PER I DETTAGLI – Che Giorgio Armani sia un perfezionista, capace di controllare ogni uscita di una sfilata una a una, di sorvegliare da vicino ogni dettaglio, è cosa nota. “Sono pragmatico e razionale, ma le mie azioni vengono tutte dal cuore” ha sottolineato però lui, presentando anni fa il libro intitolato proprio “Per amore”. Nella foto Naomi Watts all’85esimo Academy Awards
Giorgio Armani lascia un’impronta indelebile, che non è fatta solo di stile, ma di una visione di grande rigore: “Non sono un visionario – diceva presentando il libro che porta il suo nome – ma una persona con i piedi per terra. Vivo la quotidianità in un mondo che ho pensato di poter servire, cui essere utile con questo lavoro”. Nella foto Anne Hathaway durante gli Oscar 2009
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LA RIVOLUZIONE DI ARMANI – “Ho fatto la mia rivoluzione, sottile e sussurrata ma pesante – le sue parole – scardinando delle regole dell’abbigliamento che c’erano da 30-40 anni, come proporre un abito da sera con il tacco basso, togliere rigidità alla giacca, immaginare che una donna potesse essere vestita come un uomo”. Il look di Nicole Kidman al 66esimo Festival di Cannes
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VITA E LAVORO – Ce ne sarebbe per riposare sugli allori, ma per Giorgio Armani vita e lavoro sono sempre stati una cosa sola, tanto che – appena concluse le sfilate del Privé a Parigi e quelle dell’uomo di giugno – a ottobre dopo la Milano Fashion Week tornerà a New York per inaugurare il nuovo building della Maison su Madison Avenue con una sfilata e un party. Nella foto Katy Perry ai Grammy 2014
STILISTA DA RED CARPET – Lo stilista ha reso il suo brand un successo clamoroso: in Italia come a Hollywood, è tra i preferiti delle star, che lo hanno portato sul red carpet con creazioni uniche e incantevoli che hanno fatto la storia della moda. Nella foto Charlize Theron al 12esimo Screen Actors Guild Awards
Giorgio Armani, 90 anni di coerenza e di rivoluzioni gentili