Di Al. Tallarita

La Fotografia per Enrico Duratorre, fotografo professionista del sud pontino, oltre ad essere un’arte visiva è anche un potente strumento di accrescimento personale nonché strumento per inclusione sociale.

Da qualche anno, quindi fotografia e sociale hanno creato un sodalizio, diventato sempre più binomio indissolubile nell’attività di Enrico Duratorre. Il quale instancabile, porta avanti diversi laboratori di fotografia, proprio incentrati sull’aspetto emozionale. Avvicinando ragazzi provenienti da diverse esperienze, non sempre semplici, al mondo dell’arte visiva, rendendoli protagonisti.

Dalle parole del fotografo Dr.Duratorre:

“L’inizio di questa mia avventura fu piuttosto casuale, tutto partì da una telefonata che il Presidente della Fondazione Fronzuto di Gaeta mi chiese di organizzare un laboratorio per i ragazzi ospiti della Fondazione. La mia risposta fu un si, ma probabilmente nè lui e né io potevamo mai immaginare che da quella telefonata potesse partire un progetto che si sta allargando a macchia d’olio, raggiungendo dei risultati assolutamente incredibili.”

E.Duratorre

Il laboratorio di Gaeta, inoltre, ha superato i confini territoriali, grazie anche ad un unicum in Italia, ovvero la possibilità di far fotografare una ragazza ipovedente, lavorando sul residuo del suo visus e facendola guidare attraverso la voce di chi andava in posa, un esperimento che ha dato frutti inimmaginabili. Ed emozionante.

L’attestato di merito assegnato proprio per lo scritto nato nell’ambito di tale esperienza a

E.Duratorre dal Premio Letterario Scientifico PCAPolitical Seconda Edizione.

Anche dall’INVAT, istituto nazionale valutazione ausili e tecnologie e dall’UICI unione italiana ciechi ed ipovedenti, ha confermato quanto segue :

a nostra conoscenza non esistono strumenti/tecniche consolidate che possano aiutare una persona ipovedente nel cimentarsi in campo fotografico; esistono esperienze a livello mondiale, anche artistiche, a quanto asseriscono promotori ed attori coinvolti, ma nulla di conclamato, almeno dal punto di vista rigorosamente scientifico”.

Questo ha fatto sì che altre realtà del territorio, si interessassero a questo primo sperimentale laboratorio.

I primi a chiedere di organizzare un laboratorio di “Fotografia delle Emozioni” è stata l’Associazione Demetra di Terracina, da anni impegnata sul territorio, che già aveva organizzato un laboratorio di fotografia, incentrato sulla capacità di osservazione e racconto della città di Terracina.

Racconta intervistato il fotografo Duratorre:

“Abbiamo, così organizzato un laboratorio di ritrattistica emozionale, attraverso il quale i ragazzi hanno avuto l’opportunità di raccontarsi attraverso la fotografia e far venire fuori le loro emozioni, ma aumentare anche la loro autostima, superando piccoli ostacoli, che per loro erano macigni che pesavano sulle loro spalle.

Un percorso che ha portato i ragazzi, non solo a conoscere le basi della fotografia di ritratto, ma anche i rudimenti della posa.

Non è stato un percorso facile, perché nonostante i ragazzi di oggi sono abituati a scattare con gli smartphone, maneggiare una reflex con la sua imponenza ed il suo peso, ha messo abbastanza alla prova i ragazzi che inizialmente avevano quasi paura a maneggiarle.

Utilizzare una macchina fotografica li ha messi a dura prova, facendo emergere le loro insicurezze, che però li ha coinvolti portandoli a guardare le loro difficoltà e capire che forse i limiti si possono superare, da quel momento è iniziato un percorso che ha stupito tutti, i ragazzi hanno iniziato a fotografarsi tra loro, curando anche maggiormente la loro immagine, arrivando a realizzare scatti incredibili che raccontano un fantastico percorso di crescita personale.

Entrambi i laboratori, con le loro diversità, dovute anche all’unicità di ciascun partecipante, hanno stimolato i ragazzi facendo venir fuori una parte di loro fortemente nascosta, negli scatti si nota un grande cambiamento, le loro pose, le loro espressioni hanno avuto un profondo cambiamento, così i ragazzi hanno assunto una maggiore consapevolezza di se stessi e questo ha permesso di realizzare dei lavori straordinari”.

Alcuni scatti in opera:

error: Content is protected !!