di Al. Tallarita
La coalizione ha dimostrato di essere forte. Non solo FdI con le sue percentuali ma anche la Lega di Salvini è FI hanno contribuito questi ultimi dati per spacciati nel dopo Berlusconi il cui nome è mantenuto nel simbolo, hanno realizzato percentuali vicine alle speranze pre-elezioni dettate da Tajani.
La scommessa Vannacci ha funzionato auguriamoci poi resti in Lega. Nel cui partito nota stonata é stata la dichiarazione del Senatùr di votare Reguzzoni che ha lasciato la Lega per una lista indipendente con FI. come riportato l’ex segretario Grimoldi, che ha riferito di aver parlato con il fondatore. Il quadro più interessante è il calo della partecipazione al voto.
C’è una sorta di scoraggiamento nei confronti dell’Europa. Intanto sembra una polarizzazione di un duello al femminile il Governo italiano é l’unico stabile e solido comunque al di là della politica Shulz e Macron sono i veri bastonati dalle elezioni. Una forza dirompente dei conservatori.
Ora il Presidente Meloni può ritagliarsi un ruolo importante sul peso europeo. Conte non vince la sua sfida. Per un partito che non esiste solo per il suo nome. È in vero il suo partito. Il problema sarà stato quello delle liste. L’unica conosciuto è lui. Il reale partito dell’uno ad oggi dall’uno vale uno.