The Galaxy Leader is seen at the port of Koper, Slovenia on Sept. 16, 2008. Yemen's Houthi rebels seized the Israeli-linked cargo ship in a crucial Red Sea shipping route on Sunday, Nov. 19, 2023, officials said, taking over two dozen crew members hostage and raising fears that regional tensions heightened over the Israel-Hamas war were playing out on a new maritime front. (AP Photo/Kristijan Bracun)

Il Post

Con a bordo una ventina di persone: il gruppo ha detto che la nave è israeliana, ma in realtà è gestita da una società giapponese

Domenica gli Houthi, gruppo sciita sostenuto dall’Iran che controlla buona parte dello Yemen, hanno sequestrato una nave cargo in transito nel mar Rosso con a bordo una ventina di persone. Il gruppo ha detto che la nave è israeliana, ma poco dopo il governo israeliano lo ha smentito e ha aggiunto che a bordo non c’erano cittadini israeliani.

La nave è inglese ma gestita da una compagnia giapponese, la Nippon Yusen, anche se dati contenuti in database navali pubblici come MarineTraffic indicano che appartiene alla Ray Car Carriers, società fondata dal miliardario israeliano Abraham Ungar. Il governo giapponese ha condannato il sequestro e ha detto che a bordo della nave non ci sono cittadini giapponesi, ma prevalentemente bulgari e filippini.

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Gli Houthi hanno detto che tratteranno l’equipaggio «secondo gli insegnamenti e i valori della nostra religione islamica» e che la nave sarà trasportata verso un porto nello Yemen, non è chiaro quale. Il gruppo ha motivato il sequestro con la propria «responsabilità religiosa, umanitaria ed etica nei confronti del popolo palestinese oppresso» e minacciato di continuare a prendere di mira tutte le navi israeliane «o che hanno rapporti» con Israele fino a quando quest’ultimo non interromperà le proprie operazioni militari nella Striscia di Gaza.

Funzionari della Difesa statunitense informati sui fatti, e che hanno confermato il sequestro, hanno detto ad NBC che i ribelli Houthi si sono calati sulla nave da un elicottero. Sembra che la nave sequestrata si chiami Galaxy Leader e che fosse partita dalla Turchia, diretta in India, il 12 di novembre.

Il sequestro della nave ha suscitato nuove preoccupazioni su un possibile allargamento della guerra nella Striscia di Gaza al resto del Medio Oriente. Nelle scorse settimane gli Houthi avevano già lanciato missili e droni contro Israele, come ha fatto dal Libano Hezbollah, altro gruppo armato sciita sempre sostenuto dall’Iran.

Hezbollah e gli Houthi fanno parte di quello che il regime iraniano definisce il «fronte della resistenza», o l’«asse della resistenza» nei confronti di Israele e degli Stati Uniti, suoi storici nemici: sono una serie di milizie e di gruppi armati che l’Iran sostiene in numerosi paesi in tutto il Medio Oriente, tra cui c’è anche Hamas: nelle scorse settimane questi gruppi hanno aumentato le proprie attività e hanno organizzato piccoli attacchi o assalti nei confronti di strutture militari israeliane o statunitensi.

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