Mancano ancora all’appello le firme raccolte nei banchetti, ma le stime non lasciano dubbi. In meno di due settimane la raccolta firme per il referendum abrogativo sull’autonomia differenziata ha raggiunto il suo obiettivo, manca solo la conferma ufficiale.

“L’approvazione della Legge sull’autonomia differenziata è un grave attacco all’impianto costituzionale del nostro Paese”, cita la pagina dedicata all’iniziativa sul sito del Ministero della Giustizia.

“Nel proporre differenti livelli di autonomia tra le Regioni a statuto ordinario, divide l’Italia e danneggia sia il sud che il nord, impoverisce il lavoro, compromette le politiche ambientali, colpisce l’istruzione e la sanità pubblica, smantella il welfare universalistico, penalizza i comuni e le aree interne, aumenta la burocrazia e complica la vita alle imprese, frena lo sviluppo. Per tali ragioni l’abrogazione della legge si rende necessaria ed è a difesa dell’unità del Paese”, scrivono i proponenti.

Complice del grande successo dell’iniziativa è sicuramente l’introduzione della piattaforma per l’adesione online. Dal 25 luglio scorso è ora possibile, tramite SPID, CIE e CNS, apporre la propria firma online per questa e altre iniziative. Si stimano nelle ultime ore più di 370.000 firme raccolte grazie alla piattaforma, alle quali andranno sommate le 150.000 cir. registrate fisicamente.

Seppur in via ufficiosa il quorum possa dirsi raggiunto, gli organizzatori si dicono intenzionati a continuare la campagna al fine di raggiungere un numero più ampio di cittadini e puntare a un milione di firme.

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