Di. Al.Tallarita

Apro questa mia riflessione, 

con gli Auguri sentiti alla neo Eletta Sindaco Avv. Scarcella, a che compia il bene della città e dei suoi amati concittadini.

E un invito all’Opposizione di cooperare al bene assoluto della città. Che ha bisogno di tutti i suoi figli, ognuno con le sue competenze ed emozioni, per risollevarsi e vivere.

Mi è opportuno scrivere e condividere, alcune sentite constatazioni, ad una lettera pubblicata e rivolta alla candidata, risultata seconda al ballottaggio democratico, che a Gioia Tauro, come in altri Comuni italiani, sì è svolto, votando tra domenica e lunedì scorsi.

Lettera che per caso, mi sono trovata a leggere, su un quotidiano locale on line.

E che credevo inizialmente una fake.

Una lettera carica di odio, di insulti e scortesia a profusione, per chiunque.. Una sorta di dramma shakespeariano..Svoltosi a suon di fuochi di artificio..

Che a dire il vero limiterei in generale.. anche in quella della ridente marina, per il rumore assiduo (già basta la musica e i subwoofer..) per noi e i nostri amici a quattro zampe oltre che per la pericolosità.. Solo alle feste patronali e basta.. ma questa è un’ altra storia..

Dicevo..Ma siamo in dittatura e non me ne ero accorta? C’è un nuovo regista? Di chi la sceneggiatura?

Chiunque, abbia un colore, un ideale, una volontà democraticamente espressa, differente dal verbo, che qualcuno rappresenta e difende.. Non ha diritto i voto e di scelta di un candidato. Che vince. Scelto e votato.

Una lettera destinata alla candidata esclusa. Lei, una centrista moderata. Professionista stimata. Risultata sconfitta al ballottaggio..che d’accordo, è ovvio che una sconfitta, specie a chi è abituato ad emergere, sempre dia noia.. 

Ci sta’..

Ma è stata democraticamente votata. E arrivata al ballottaggio e ne è uscita sconfitta.  Come succede… Nelle migliori famiglie.. Nei vari comuni i vari pronostici sono stati ribaltati.. nessuno psicodramma in corso mi pare…

E che, come in ogni democrazia che si rispetti,  ha condotto la sua campagna elettorale, in cui i toni, da ambo le parti, sono trascesi, di certo (..e che aveva qualche personaggio vicino..che probabilmente dalla politica dovrebbero essere depennati…ma comunque..Il mondo è bello perché vario.…).

Situazione che ho criticato, ampiamente, dalla mia posizione di intellettuale che osserva, libera, artista, professionista, legale, e giornalista (estera) che racconta ciò che vede.

E vota, altrettanto in libertà.

Avevo amici cortesi, nei vari schieramenti di entrambi i gentili competitors, con cui tranquillamente ho continuato e continuo a prendere il caffè e parlare di politica, di Gioia..di Roma, di sociale, di arte.. e di altro

Mi dispiace, che in quanto rappresentante di quel mondo della sinistra italiana, chi scrive, (ricordiamo che storicamente nessuno di sinistra accetta la sconfitta, se non agitando spauracchi drammi….e brogli)..tratti così Gioia Tauro. 

Quella stessa, che lo ha a suo tempo votato .. (.. sempre che normalmente, un sindaco uscente ma ancora in carica avrebbe fatto meglio a non esporsi, per invitare a votare uno o l’altro candidato a suo successore…ma va bene così..)

E che se democraticamente, qualcuno del centro destra o di liste civiche, che professano o meno apertamente, l’appartenenza a qualche partito di destra.. vince..:

o ha imbrogliato….o il democratico voto, è nato da manovre oscure…

Solo quando vengono eletti esponenti della sinistra….. o suoi prescelti (come in questo caso seppur indirettamente, ora palesato a chi diceva..no), le elezioni sono valide e c’è democrazia.

Mal che vada si vice moralmente.. O è zuppa o è pan bagnato ..

Non è la stessa Gioia Tauro…È un’altra Gioia Tauro …. Surreale..Dove i professionisti diventano incivili. L’élite culturale che vota a destra diventa ignorante..

Tutti brutti sporchi e cattivi…. Citazione che adorandola, reitero..

Il candidato a Sindaco, democraticamente eletto, inoltre professionista stimato e Avvocato, subisce l’ingiuria diffidabile e l’ignominia di testa di legno..

Che tristezza…amara tristezza…

Mi dispiace ricordare,  che l’intellighenzia esista a prescindere dalla destra o la sinistra… E che il pensiero libero sussista, nonostante tutto..

E che una cultura che disprezza un’altra cultura ..nega se stessa.. 

Che poi è così demodé parlarne.. Cos’è la destra e cos’è la sinistra cantava l’amato Gaber..

Che poi i comunisti, ci tengono a dirselo.. a usare termini logori…. lotta e kompagni… Al di fuori della loro di intellighenzia….La morte…

Che poi usino l’immunità, per togliere dai guai una kompagna e spedirla all’Europarlamento…  A rappresentare, anche quelle menti italiane, che stupidamente si laureano, espatriano e lavorano, rispettando la legge italiana e dei paesi in cui vanno, portando alto il nome dell’Italia…nel mondo…mah…

..Sarete sempre dei poveri comunisti diceva il Compianto Presidente Berlusconi..

Dicevo,

Che quei comunisti, vogliano avere il baluardo della cultura, a tutti i costi, per nascondere questi vari magheggi e usare la paura come strumento di lotta… Tutt’oggi rivendicata.. Imterviene la storia, a fare ampi racconti di cosa poi succeda. E le conseguenze dolorose.

Ciò detto…..

La vincita morale non esiste in democrazia.

Sia ben chiaro a chiunque.

Esistono i voti, i numeri e la democrazia,  con i suoi esiti per alcuni amari,  ma sempre esiti reali sono.

Esistono i cittadini:

Acculturati e non

Laureati e non 

Lavoratori e disoccupati 

Pescatori e docenti

Preti e atei borghesi.. Sono i numeri a dirlo…

Ora, sulla foto al voto.. Anche lì la storia di questi episodi lo racconta, già accaduto ovunque, ovviamente, a mio avviso, basta porre in atto il veto, da parte del presidente di seggio,  che impedisce di entrare a votare con apparecchi atti alla riproduzione visiva. Per non incorrere nella violazione del principio costituzionale della segretezza del voto.  Non si consuma il reato, se non vi è l’invito del presidente del seggio, a non introdurre nella cabina alcun mezzo di riproduzione visiva. Per evitare tali condotte è necessario, che ci si pronunci chiaramente nel seggio, in conformità alla dizione della norma applicabile art. 1 D.L. 1 aprile 2008 n. 49, convertito in legge 30 maggio 2008 n. 96. Si applichi dunque la norma tranquillamente, per evitare tali accadimenti. E per evitare congetture successive, che restano illazioni ove non oggetto di indagine.

Ricordo, 

Che la legalità non ha colore politico. Come anche il malaffare non ha colore politico. Strano che a ricordarlo.. siamo rimasti io e il Dr. Gratteri

Inoltre, giungo alla conclusione di questa mia riflessione, le belle famiglie…a Gioia Tauro le hanno in tanti grazie al Cielo….a cui rivolgere doverosi auguri. Quelle stesse belle famiglie, Che condividono parenti e nipoti…Fratelli, sorelle, zie zii.. Quelle stesse famiglie, che si sono divise,  anche sul piano politico.

O anche del voto. Della campagna elettorale e dei manifesti sui muri.

Quei familiari, adulti e bambini, che chiamano prima e dopo le elezioni, per il nuovo Sindaco del Comune di Gioia Tauro, 

Nonna, Mamma o Papà ..

Proprio quei competitors .. Tra liste che si oppongono….

E per i quali, è obbligatorio calmare gli animi, riportare alla saggezza, alla calma, alla pace sociale.

Senza fomentare odio, con parole buie e tristi…amare, frustrate.

E chiudendo, con tale riflessione fondamentale, denoto con cruda amarezza, l’odio sociale svenduto nelle parole che ho letto….. In cui si palesa tutto il disprezzo, covato per Gioia Tauro e i gioiesi.

Anche quelli,  parlano i numeri, che hanno votato alle scorse elezioni e a queste. I voti…quelli sono…prima e dopo… Che sempre secondo coscienza votano…

Per uno o per un altro candidato..

Può piacere o non piacere..Si chiama sempre e comunque democrazia. Anche quando fa male. Anche quando non si accetta. Anche quando si odia.

Anche per chi, è stato primo cittadino dei pochi, della sua sua giunta, casta autoreferenziale.. Sordo, a qualsiasi comunicazione o atto sociale e culturale o di richiesta o denuncia, che non provenisse dalle sue fila…

Che non si è neppure prodigato, alla consegna della chiave. Come opportunamente avrebbe dovuto, al nuovo eletto.

A sottolineare quell’amaro disprezzo, per la città e per chi la città, ha scelto e votato liberamente.

Sono le basi della democrazia…Quel potere a quel popolo tanto vituperato .. E usato quando serve… A sottolineare quel triste disprezzo, per ogni singolo gioiese, che viene insultato ed etichettato..

Perché si è permesso, democraticamente, di scegliere….Chi..non aveva scelto e voleva imporre con i suoi soliti, riconoscibili magheggi..

Una buia corrente sinistra…

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