Lettera aperta ai gioiesi in vista dell’imminente ballottaggio

Mi dispiace leggere, che una normalissima campagna elettorale, con prevedibile ballottaggio a Gioia Tauro, dia adito a commenti, critiche feroci, che non risparmiano nessuno. Nè a destra nè a sinistra, se ancora di destra e sinistra si può parlare (a mio avviso no..e molto poco..), specialmente se si tratta di Comuni. 

Ove il senso civico deve necessariamente avere la meglio, sul colore della propria casacca. 

Ordunque, donna o uomo, l’importante e che si lavori, è bene, per lo sviluppo e la legalità della città. Natii o esterni innamorati della città. 

Siano benvenute passione, competenza e sani propositi realistici. La cosiddetta: moda del sindaco donna, se così si può erroneamente additare, arrivò quando decisi di spendere alcune serie parole, sull’idea di candidarmi in prima persona e con una lista civica, legata al movimento culturale Rinascimento Gioiese, nelle cui fila, vi erano anche chi poi ha creato nuovi laboratori. Tutto bene, allora, poi le elezioni furono rimandate e mi trovai fuori dal coro, a denunciare una mancanza di agibilità democratica, opportuna a continuare, ove ve ne fossero state le condizioni.

Tangibile situazione, che poi denunciò sui giornali e con mia risposta, chi, a nuove elezioni successive fu eletto dalla città. E che poco potè fare, tra condizioni pregresse e appunto, questa forte carenza. 

Ciò detto, la storia è importante, 

mi dispiace moltissimo constatare una sorta di immaturità, che si rivolta in rabbia collettiva, da chiunque contro chiunque. Fare politica per la propria città, creare movimenti politici e culturali, dovrebbe arricchire se stessi e gli altri e non farsi portatori di odio sociale. Per colori vari.. 

Anche la mia ricevuta Onorificenza di Cavalierato al Merito Della Repubblica Italiana, della quale ho avuto l’onore di essere insignita, è stato un vanto comunque per la mia terra natale, Gioia Tauro. (Seppur, scolorite nuance politiche, hanno omesso di risaltare, come avrebbero potuto per il lustro della città, nonostante la rilevanza (link). 

Ballare la tarantella diventa reato, essere coniugati pure.. votare si può..ma se ci si imparenta alla luce del sole, per il bene della città secondo coscienza propria..anatema (sempre cito a malincuore il termine destra e sinistra perché in vero parliamo di movimenti civici, lo ribadisco, e tirarli di qua e di là dalla giacchetta.. non fa bene al fine ultimo..). Tornano frasi che traggono linfa da realtà solo storiche, come “fascisti”, “comunisti” e “compagni”… ricette culinarie come il “minestrone”, ed epiteti di ogni sorta, sotto i post del triste facebook. 

Ma allora, se proprio proprio ..laddove vi fosse stato accordo, il candidato a centrodestra, avrebbe dovuto essere uno solo, sotto gli unici due simboli (se non erro) presenti (FI e UDC).. se ci si fregiasse solo ed unicamente del colore… 

E poi ci sarebbe la sinistra, ma rappresentata da chi, ha sempre palesato un atteggiamento di area moderata e centrista.

Su chi poi, avrebbe disdegnato, agognato aspettato o rifiutato, un’appartenenza simbolica.. e se… non ci è dato sapere. Né quali o quante e se vi siano state, forzature politiche. 

Laddove, sempre ribadisco, se si parla di Comuni è sempre meglio puntare su una visione più civica che politica, perché le cose si muovono diversamente dal nazionale. 

E poi attacchi e frasi, da tutti i lati, con minacce di querele e varie ed eventuali… (che amara confusione per chi vorrebbe solo votare il suo nuovo sindaco..) poco consone a chi cerca di far vivere, quell’importante idea fattiva di legalità, di cui tanto anela la città e i suoi cittadini, spesso bistrattati dalla stampa nazionale. E che non giovano a nessun candidato.

Professionalità, impegno civico e preparazione nei loro rispettivi settori, per entrambi giunti all’ultima tornata, è palese e incontrovertibile.

Ulteriori ne avrei da dire… 

ma mi dispiaccio al momento..per il clima che noto, un Minosse caldo e infuocato, rancoroso a tratti livido, zonale, campanilista stonato, per le elezioni comunali, per il nuovo Sindaco, podestà primo cittadino amministratore e governatore..nella nostra ridente cittadina.

Dove sempre faccio puntuale ritorno e con sentite iniziative, culturali e sociali, per l’amore che mi lega alla mia terra natia. Con quelle sfaccettature professionali, artistiche musicali e antropologico criminologiche, che mi contraddistinguono. 

Or dunque calmate gli animi. Tutti. 

O i votanti poco sapranno come regolarsi con la matita indelebile dietro quella tendina e farà caldo quel giorno, per tutti. Tra decisioni di non voto e astensioni a profusione, o voti per chi mai si sarebbe voluto, a denti stretti. 

O venti che d’improvviso cambiano e si direzionano altrove e che possono cambiare l’esito dell’animata lite, vedrete..

Molte convinzioni saranno deluse, si sa, ma a calmare gli animi, ripeto, gioverà di giungere al voto di un democratico ballottaggio, in cui i candidati, con passione e lealtà del mandato che andranno a ricevere, con e senza nuove alleanze, discusse, potranno nuovamente essere scelti e ne vincerà solo uno. 

A guidare una città bella e con molti aspetti da affrontare, saper gestire e curare, in cui la gente ha dignità e si onora di viverla e che deve essere rappresentata, in tutte le sue sfaccettature e colori politici o meno. Anche dopo. In tutte le rappresentazioni di varie comunità che la abitano, di associazionismo, di realtà lavorative e professionali, di giovani, pensionati, fasce deboli, immigrati, dell’importante realtà portuale..

e degli aspiranti politici.

Si arrivi al voto

con serenità e amore per la città e i gioiesi.

Gioia Tauro ha bisogno di questo.

Rispettando decisioni, fratellanze, antipatie e oltre..

con la città nel cuore per un sano #rinascimentogioiese.

ANNA LUANA TALLARITA

Dr.Ssa Phd Cavaliere

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