I RISULTATI DEL VOTO10.06.2024

Elezioni europee 2024, i risultati preliminari del voto in Italia e in Europa

Avanza la destra in tutta Europa.

Wired 

 In Italia avanti Fratelli d’Italia, segue il Pd. In Francia Macron manda il paese a elezioni, in Germania l’ultra-destra sorpassa il partito del cancelliere Scholz

I leader dei partiti italiani candidati alle europee. Da sinistra Antonio Tajani  Matteo Renzi  Elly Schlein  Giorgia…

I leader dei partiti italiani candidati alle europee. Da sinistra: Antonio Tajani (Forza Italia), Matteo Renzi (Stati Uniti d’Europa), Elly Schlein (Partito democratico), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), Matteo Salvini (Lega), Giuseppe Conte (Movimento 5 Stelle), Carlo Calenda (Azione)GETTY IMAGES, AUTORI VARI – COLLAGE CON CANVA

Si chiudono le urne per le elezioni europee 2024. E in tutta Europa la destra e l’estrema destra avanzano pesantemente, tanto da provocare terremoti politici in molti paesi. In Francia il presidente Emmanuel Macron manda il paese a elezioni anticipata. In Germania la destra estrema di Alternative für Deutschland (Afd) sorpassa il Partito socialista del cancelliere Olaf Scholz. In Austria la destra estrema è il primo partito. Primi exit poll anche in Italia, che elegge 76 eurodeputati su un totale di 720 componenti del Parlamento europeo e dove si vota anche per le amministrative in 3.700 Comuni, tra cui Firenze, Bergamo e Bari, e per le regionali in Piemonte, .

I risultati in Italia

Secondo la prima proiezione di Swg per La7, in Italia i voti per le elezioni europee sono ripartiti nel seguente modo (campione 16%):

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Fratelli d’Italia: 27,5%

Pd: 23,2%

Movimento 5 Stelle: 10,8%

Forza Italia: 10%

Lega: 8,6%

Alleanza Verdi-Sinistra: 6,9%

Azione: 4%

Stati Uniti d’Europa: 3,8%

Libertà: 1,5%

Terra pace dignità: 2,2%

Alternativa popolare: 0,7%

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Gli exit poll delle europee da parte del Consorzio Opinio, che fornisce i sondaggi alla Rai, indicano:

Fratelli d’Italia: 28,5%;

Pd: 23,7%;

M5s: 10,5%;

Forza Italia: 10%;

Lega: 8,3%;

Avs: 6,7%.

Tecné invece indica a Mediaset come proiezione preliminare per le elezioni europee:

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Fratelli d’Italia: 27,5%

Pd: 23,8%

Movimento 5 Stelle: 11,2%

Forza Italia: 10,4%

Lega: 8,5%

Alleanza Verdi-Sinistra: 6,7%

Azione: 3,2%

Stati Uniti d’Europa: 3,9%

L’affluenza in Italia

In Italia i primi dati dell’affluenza rilasciati dal ministero dell’Interno indicano un calo rispetto alle ultime europee del 2019. Allora l’affluenza complessiva era stata del 56,13% circa delle persone aventi diritto, mentre quest’anno alle 23 di domenica 9 giugno ha votato il 49,58% degli aventi diritto. L’Italia elegge 76 dei 720 parlamentari che siedono nella Camera europea. Ilaria Salis, candidata con Alleanza verdi e sinistra, dovrebbe essere entrata all’Europarlamento.

I paesi che hanno già votato e le conseguenze

Sono stati i Paesi Bassi ad aprire le danze di questo ciclo di elezioni europee. Il 6 giugno, dalle 7 alle 21, si sono tenute le prime consultazioni dei 27 Stati chiamati a rinnovare i seggi del Parlamento europeo. Per i Paesi Bassi è consuetudine votare in un giorno infrasettimanale. Il 7 giugno si sono aperte le urne in Irlanda e in Repubblica Ceca, che ha tenuto aperto il voto anche l’8 giugno. Sabato invece si è entrati nel vivo della contesa per il voto della maggioranza dei 373 milioni di elettori europei aventi diritto. Si sono aperti i seggi in Italia (dove il voto prosegue anche domenica 9), Lettonia, Slovacchia e Malta. In tutti gli altri paesi si è votato solo domenica 9.

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Secondo le prime proiezioni degli exit poll, in Austria la destra sovranista è in testa, mentre a Cipro il Partito popolare è bilanciato dalla sinistra. In Germania dalle prime proiezioni la maggioranza dei seggi è andata al Partito popolare europeo, ma al secondo posto si colloca la destra estrema di Alternative für Deutschland (Afd), che ha sorpassato il Partito socialista del cancelliere Olaf Scholz. Stesso vento a destra in Grecia. In Francia il successo delle proiezioni alle elezioni europee del Rassemblement national di Marine Le Pen ha spinto il presidente Emmanuel Macron a sciogliere immediamente l’Assemblea nazionale (il parlamento francese) e indire nuove consultazioni, che si svolgeranno in due turni, il 30 giugno e 7 luglio, per formare un nuovo governo. Anche il Belgio il primo ministro Alexander De Croo ha deciso di rassegnare le dimissioni dopo che il suo partito, i liberali, secondo le prime proiezioni ha raccolto alle europee un risultato deludente.

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La composizione preliminare del Parlamento europeo

Le previsioni sulla composizione del Parlamento europeo

I risultati preliminari delle elezioni europee 2024 consentono di proiettare alcune previsioni sulla composizione del Parlamento europeo, fornite dalla stessa Eurocamera:

Partito popolare europeo: 186 seggi (+8)

Socialisti e democratici: 133 (-7)

Liberali – Renew: 82 (-20)

Conservatori europei: 70 (+2)

Identità e democrazia: 60 (+1)

Verdi: 53 (-19)

Sinistra: 36 (-1)

Non iscritti: 100 (+51)

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Il leader del Partito popolare europeo, Manfred Weber, ha già invitato Socialisti e democratici e Liberali a ricomporre una maggioranza insieme, come fatto nell’ultima legislatura, che ha portato all’elezione della presidente della Commissione Ursula von Der Leyen, tanto da essere ribattezzata “maggioranza Ursula”.

I risultati nei paesi europei

Mancano i dati dell’Irlanda.

Austria

L’Austria ha 20 seggi. Secondo gli exit poll, il gruppo Identità e democrazia ha ottenuto 5 seggi, il Partito popolare europeo 5, Renew 2, i Verdi 2 e i Socialisti e democratici 5. Primo partito al 27% Fpö, Libertà per l’Austria, un partito di estrema destra.

Belgio

Il partito nazionalista Vlaams Belang prende la maggioranza con il 13%. I 22 seggi vengono così ripartiti: 4 a testa a socialisti, popolari e liberali, 3 a conservatori e sovranisti, 2 a verdi e sinistra.

Bulgaria

Primo partito è l’alleanza di centrodestra Gerb-Sds con il 26%. Con 17 seggi, la Bulgaria ne assegna 6 al Partito popolare europeo, 5 ai liberali, 2 a socialisti e democratici e 4 a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Cechia

Vincono i populisti di Ano 2011, con il 26,14%. Dei 21 seggi, ai liberali ne vanno 7, 5 ai popolari, 3 ai conservatori, uno a testa a verdi, sinistra e identità, mentre 3 vanno a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Cipro

Cipro ha 6 seggi. Secondo gli exit poll, il Partito popolare europeo ha 2 seggi, i Socialisti e democratici 1, la sinistra 1, mentre 2 seggi sono andati a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari. Primo partito è Democratic rally, formazione conservatrice.

Croazia

Con il 33% è l’Unione croata e democratica, partito di centrodestra, la prima forza alle urne. Si prende 6 dei 12 seggi della Croazia, che ne assegna altri 4 ai democratici, 1 ai verdi e uno a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Danimarca

Primo partito la formazione di centro sinistra Socialistisk Folkeparti, con il 18,4%. La Danimarca ha 15 seggi: 4 vanno ai liberali, 3 ai verdi e altrettanti ai democratici, 2 ai popolari, 1 alla sinistra, 1 a identità e democrazia e uno a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Estonia

Il paese assegna 7 seggi, di cui 2 a testa a popolari, liberali e democratici, mentre uno va a Identità. Primo partito con il 21% è la formazione conservatrice Isamaa.

Finlandia

In Finlandia vince il partito conservatore di Coalizione nazionale con il 24,8%. I 15 seggi: 4 ai popolari, 3 a sinistra e liberali, 2 a socialisti e verdi, uno ai conservatori.

Francia

Il Rassemblement National di Marine Le Pen, guidato dal neo-presidente Jordan Bardella, prende il 31,5% e quindi mette le mani su 30 degli 81 seggi che il Paese esprime. Per questa ragione il presidente Macron ha convocato elezioni anticipate. Liberali e socialisti prendono 13 posti a testa, sinistra 9, popolari 6, verdi e conservatori 5 a testa.

Germania

La Germania ha 96 seggi. Secondo gli exit poll, la Cdu, il partito popolare di destra, vince con il 30,2% e si assicura 30 seggi. Secondo al 15% è Afd, che di seggi ne prende 19, i Verdi 16, i Socialisti e democratici 14, la sinistra 4, Renew 8, mentre 5 seggi sono andati a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Grecia

Avanti Nea Dimokratia al 27,96%. Con 21 seggi, la Grecia vede così ripartiti i suoi seggi all’Europarlamento secondo gli exit poll: il Partito popolare europeo ha 7 seggi, i Socialisti e democratici 3, la sinistra 4, i Conservatori e riformisti 2, mentre 5 seggi sono andati a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Lettonia

Il centrodestra di Nuova unità avanti con il 25%. Dei 9 seggi, 2 a testa a popolari, conservatori e partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari, mentre 1 a testa va a verdi, socialisti e liberali.

Lituania

Anche qui avanti i cristiani democratici, quindi 3 degli 11 seggi al partito popolare. Poi 2 a testa a liberali, socialisti e verdi e 1 a conservatori e partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Lussemburgo

Centrodestra avanti al 22,91% con l’alleanza tra popolari e cristiani democratici, con 2 sui sei seggi totali. Gli altri quattro vanno a verdi, socialisti, liberali e democratici.

Malta

Il 45% dei voti va ai laburisti. I sei seggi vengono divisi a metà tra socialisti e popolari.

Paesi Bassi

I Paesi Bassi esprimono 31 dei parlamentari europei. Sono due i seggi aggiuntivi che il paese ha ottenuto dopo la ripartizione di 15 seggi aggiuntivi in occasione di questa tornata elettorale. Secondo gli exit poll, il gruppo Identità e democrazia ha ottenuto 7 seggi, il Partito popolare europeo 6, i Conservatori 1, Renew 7, i Verdi 4, i Socialisti e democratici 4, la Sinistra 1 mentre 1 seggio è andato a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari. Il primo partito è la coalizione verdi-socialisti di centro-sinistra guidata da Frans Timmermans, ex commissario al Green Deal, che sorpassa il Partito per la libertà (Pvv) di Geert Wilders, uscito vincitore di recente alle nazionali.

Polonia

Avanti il centrodestra con la Coalizione civica del 38,2%. I popolari portano a casa 21 seggi su 53, dietro i conservatori di Pis a 19, socialisti a 3, liberali a 2 e 8 vanno a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Portogallo

Il Partito socialista è primo al 32,33%. Tallona il centrodestra. Sia socialisti che popolari prendono 8 seggi dei 21, identità e liberali 2, sinistra 1.

Romania

Avanti le formazioni di centrosinistra, che danno ai socialisti 13 dei 33 seggi. Ai popolari 11, 2 ai liberali, 1 ai conservatori, 6 a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Slovacchia

Al 27,8% i progressisti, che prendono 7 seggi. Dei 15 seggi, 6 ai liberali, 1 ai popolari, 1 agli altri.

Slovenia

In Slovenia 6 dei 9 seggi vanno ai popolari, 2 ai liberali e 1 ai verdi.

Spagna

Accusa in Spagna il primo ministro Pedro Sanchez, dopo che il Partito popolare con il 34,18% sorpassa i socialisti al 30%. Dei 61 seggi, 22 vanno ai popolari e 20 ai socialisti. Poi 6 ai conservatori, 4 ai verdi, 3 a sinistra, 1 ai liberali e 5 ad altri.

Svezia

Avanti il centrosinistra di Socialdemokraterna, che prende 5 seggi dei 21 seggi. Cinque seggi prendono anche i popolari, 3 a conservatori, liberali e verdi e 2 alla sinistra.

Ungheria

Al 43,76% il partito Fidezs del presidente Viktor Orbán. Dei 21 seggi, 11 vanno a partiti non affiliati a gruppi comunitari, 8 ai popolari e 2 ai socialisti.

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