Riceviamo e pubblichiamo
MOBILITA’, LEGA: “NO ALLA FASCIA VERDE, DOMANI ALLE 11 FLASH MOB IN CAMPIDOGLIO CONTRO RESTRIZIONI IMPOSTE DALLA SINISTRA”
“Riteniamo inaccettabile il modo in cui l’amministrazione capitolina del sindaco Roberto Gualtieri sta continuando a gestire il problema, ormai noto, della mobilità di Roma.
La nuova Ztl fascia verde, che impone nuove ed ulteriori restrizioni al traffico veicolare in centro città resta irricevibile. Inaccettabile che, nel nome di questa folle ideologia “green”, a farne le spese siano sempre i cittadini. Per l’incapacità amministrativa di pochi a pagarne le conseguenze sono soprattutto le fasce più deboli della citta’.
Lo stesso Sindaco è già stato costretto ad indietreggiare davanti alla raccolta firme (circa 98.000) e alle proteste dei cittadini, ormai stanchi di questa continua malagestione della cosa pubblica.
A conferma di ciò il passo indietro fatto dal Sindaco Gualtieri sulle restrizioni dell’ordinanza sulla nuova fascia verde. Un passo indietro che conferma l’assoluta inadeguatezza dell’amministrazione della Capitale, ma che non ha di certo risolto l’annoso problema della mobilità. Non è solo una questione di proroga delle tempistiche, ma è la modalità di rapportarsi con la città che riteniamo assolutamente inadeguata.
La Capitale d’Italia non merita questo, i cittadini capitolini non meritano questo. Continueremo senza sosta a batterci in Assemblea Capitolina per fermare queste follie. Grazie al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini abbiamo fortemente potenziato i lavori della Linea C, e stiamo lavorando alla chiusura dell’anello ferroviario. Queste sono le azioni delle quali Roma Capitale ha bisogno, non certo di impedire a chi lavora di raggiungere larghissime parti di città”.
Lo dichiarano in una nota congiunta il capogruppo della Lega capitolina Fabrizio Santori e il consigliere Maurizio Politi, che interverranno domattina, 5 giugno, alle 11, al flash mob organizzato in Campidoglio cui prenderanno parte anche altri rappresentanti del partito e candidati al parlamento europeo, tra loro Davide Bordoni, Laura Cartaginese e Susanna Ceccardi.