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Con investimenti in ricerca e sviluppo pari al 10% della spesa totale delle aziende sul territorio, negli ultimi anni Leonardo ha contribuito alla crescita del settore della Difesa in Piemonte, guidando un ecosistema composto da circa 400 piccole e medie imprese per un totale di 14.500 addetti tra diretti, indiretti e indotto. Lo scenario e le prospettive future sono approfondite nell’articolo a firma di Filomena Greco
su Il Sole 24 Ore.
Partecipazione a programmi strategici di cooperazione internazionale – come l’Eurofighter Typhoon e l’F-35 – ma anche forte spinta su digitalizzazione, innovazione e ricerca sulle tecnologie di frontiera. Sono i cardini dell’attività di Leonardo in Piemonte, che rappresenta un traino per l’intero ecosistema regionale dell’aerospazio. Uno scenario reso possibile dagli oltre 4.500 addetti negli stabilimenti di Torino, Cameri, Caselle Nord e Sud, a cui si aggiungono gli oltre 900 addetti di Thales Alenia Space.
Ad alimentare la vocazione della Regione per l’innovazione contribuiscono hub tecnologici quali il PC2Lab e il Leonardo Lab di Torino. Il primo, situato in Corso Francia – dove sorgerà la Città dell’Aerospazio – è un laboratorio in cui digitalizzazione e capacità di supercalcolo consentono di supportare la progettazione e lo sviluppo di velivoli completamente nuovi tramite prototipazione virtuale, grazie a digital twin e sperimentazioni algoritmiche in scenari operativi simulati. Nel Leonardo Lab, che si trova presso l’hub dell’innovazione “OGR Tech”, un team di circa 50 persone si dedica allo sviluppo di tecnologie abilitanti per velivoli e sistemi aerei di futura generazione.
Leonardo consolida il polo della Difesa in Piemonte