di Al. Tallarita
Carlo III ha dichiarato:
Nel 2050, i nostri nipoti non si chiederanno cosa abbiamo detto, vivranno con le conseguenze di ciò che abbiamo fatto o non fatto.
Ed in effetti bisognerà vedere che cosa realmente sia uscito dal COP28 e quanto questo tipo di incontro internazionale si è svolto a Dubai, possa realmente portare l’accordo per dei provvedimenti utili e seri e laddove gli interessi intestini di molte Nazioni, impediscono un reale cambiamento in particolare sulla decarbonizzazione .
Tanti buoni propositi e tanti i numeri al vertice. Con gli Emirati Arabi a presiedere e a finanziare iniziative proambiente.
176 leader mondiali riuniti per il World Climate Action Summit (WCAS), nella speranza di una nuova era e nuove proposte di azioni per il clima verso il 2030.
Ma le prospettive sono tante e le differenze pure. La responsabilità deve essere collettiva i leader ne sono consapevoli. I punti di partenza e i percorsi di sviluppo non riescono a metterli d’accordo. Le azioni per ridurre le emissioni, anche su metano, gas diversi dalla CO2 e carbone. Sono differenziati per settori.
Gli ultimi dati scientifici del Sesto Rapporto di Valutazione del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) e il rapporto della fase tecnica del Global Stocktake (GST) mostrano come la strada sia lontana rispetto al mantenimento di 1,5°C e gli Obiettivi di Parigi.
Finanza e tecnologia devono farsi prerequisiti per una transizione energetica, che risponda all’aumento della domanda di energia.
Sono 18 i paesi che hanno fatto passi avanti per dimostrare lo spirito di solidarietà internazionale. Impegnando 725 milioni di dollari a favore del cambiamento, di cui 100 milioni di dollari dagli Emirati Arabi Uniti. Si parla di Global Decarbonization Accelerator (GDA) con un pacchetto di misure utili alla transizione energetica e per ridurre le emissioni .
119 paesi che hanno approvato il Global Renewables and Energy Efficiency Pledge. Mentre, l’Industrial Transition Accelerator (ITA), è stata lanciata per accelerare la decarbonizzazione nei settori ad alte emissioni e nei trasporti a livello globale con l’adesione di 35 aziende.
La Carta per la decarbonizzazione del petrolio e del gas (OGDC) ha visto 51 aziende, tra cui 29 compagnie petrolifere nazionali, sostenere l’obiettivo di raggiungere emissioni pari a zero entro il 2050. E 30 aziende impegnate al raggiungimento di emissioni di metano vicine allo zero.
La COP28 degli Emirati Arabi Uniti ha portato l’alimentazione e l’agricoltura al centro della scena, e hanno annunciato provvedimenti di decarbonizzazione. 123 paesi hanno fatto la prima dichiarazione su clima e salute, creando due nuove coalizioni per potenziare le soluzioni climatiche.
(https://www.cop28.com/en/world-climate-action-summit)
La chiusura dell’assemblea plenaria
COP28 President Delivers Remarks at Closing
Plenary
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