il giornale P.Mauri
Le forze speciali Usa stanno affiancando le Idf per localizzare gli ostaggi catturati da Hamas. Si tratta di unità specializzate che affiancheranno
New York Times rivela che forze speciali Usa sarebbero presenti in Israele per coadiuvare le Idf, le forze armate di Tel Aviv, a localizzare i numerosi ostaggi detenuti da Hamas dal 7 ottobre scorso.“Stiamo aiutando attivamente gli israeliani a fare una serie di cose”, ha detto Christopher Maier, assistente segretario alla Difesa statunitense in una conferenza sulle operazioni speciali a Washington. Maier ha riferito che uno dei compiti principali è quello di aiutare Israele a “identificare gli ostaggi, compresi quelli americani”.Non è stata resa nota la dimensione del contingente di forze speciali inviate in Israele, ma altri funzionari statunitensi affermano che il dipartimento della Difesa ha inviato diverse dozzine di “commando” nelle ultime settimane, oltre a una piccola squadra che era già sul posto il 7 ottobre per condurre un addestramento precedentemente programmato. Il Nyt riporta che funzionari anonimi del Pentagono hanno detto che le unità di forze speciali si uniranno all’Fbi, al dipartimento di Stato e ad altri specialisti del recupero ostaggi del governo americano nella pianificazione con le controparti israeliane.
A quanto sembra al personale statunitense non è assegnato alcun ruolo di combattimento. Queste unità altamente specializzate, che potrebbero essere della Delta Force, dei Seal o dei Ranger, si affiancheranno alle Idf anche per quanto riguarda il tentativo di neutralizzazione della fitta rete di tunnel che scorre sotto Gaza, ma solo dal punto di vista organizzativo e non operativo. Il quotidiano statunitense riferisce anche che diversi paesi occidentali hanno segretamente spostato piccole squadre delle proprie forze speciali più vicino a Israele per aiutare in qualsiasi potenziale operazione di salvataggio e per essere pronti ad assistere in eventuali evacuazioni su larga scala dei loro cittadini da Israele o dal Libano.Maier ha anche affermato che le forze per le operazioni speciali statunitensi nella regione sono anche pronte “ad aiutare i nostri cittadini a lasciare i luoghi e ad aiutare le nostre ambasciate a essere sicure”. Questo tipo particolare di unità altamente specializzate è stato utilizzato in diverse azioni di questo tipo: i Ranger, ad esempio, sono stati utilizzati in diversi conflitti asimmetrici, come contro l’Is, per liberare ostaggi in Iraq.
La Delta Force, insieme sempre ai Ranger, era stata mobilitata nell’operazione “Eagle Claw” per cercare di liberare gli ostaggi dell’ambasciata americana a Teheran nel 1980 anche se, come sappiamo, quell’operazione si risolse in un vero e proprio disastro. Gli Stati Uniti, però, di quel clamoroso e tragico fallimento hanno fatto tesoro: i vertici del Pentagono crearono, successivamente, il comando delle operazioni speciali e quello per le operazioni speciali dell’esercito, alle cui dipendenze venne messa la Delta Force, oltre al 160esimo Special Operations Aviation Regiment e al Naval Special Warfare Development Group (Seal Team Six) della Marina.