Di Al. Tallarita
Il passaggio verso il cambiamento e verso la modernità, non deve essere ad appannaggio di pochi e a danno dai tanti. È quello che sta succedendo a Roma con la richiesta dell’allargamento della ZTL.Da parte della nuova amministrazione comunale di certo, l’idea di far diventare dei parchi giochi le città d’arte ad appannaggio esclusivo dei turisti, non darà un apporto né culturale né antropologico di crescita per questi luoghi. Seppur va preso in considerazione nella sua evoluzione. Ma il problema più evidente, è il danno che viene fatto ai cittadini. Sì ai semplicissimi e comunissimi cittadini.. Specialmente coloro che sono nelle categorie fragili e che si ritroveranno a pagare il prezzo più alto, di un cambiamento di questa portata. Ogni evoluzione che guarda al futuro, di certo richiede dei sacrifici, ma che questi vengano richiesti proprio alle fasce più deboli della società, ebbene ci sarebbe da vergognarsi, o per lo meno da tenere in considerazione alcuni fattori, prima di firmare i provvedimenti. Perché, ad esempio, nel momento in cui chi viene dotato di un permesso per poter utilizzare l’autovettura e magari si trova a non poter deambulare, se il soggetto non ha un autovettura e magari si fa trasportare da conoscenti o parenti, che non siano però riconosciuti in tali ai termini dalla legge, si ritroverà murato vivo ..nel non poter più uscire e vivere una vita normale. A misura di disabile.Ben sappiamo che il progresso non si ferma e che anche questa evoluzione e questo cambio di mezzi e di lavori e di figure di lavoro di produzione, a loro volta, segnerà un passaggio epocale. Da una fase all’altra della progettazione meccanica, del mondo delle autovetture e dell’utilizzo dei mezzi di trasporto. E che tutto questo abbia a che fare o meno solo e soltanto con l’inquinamento e con l’ambiente, qualche dubbio potrà anche venire. Ma di certo è un fenomeno che si evolverà progressivamente, è arriverà anche nelle nostre città. Non si fermerà, ma di certo potrà essere ripulito da queste tante storture, che toccano proprio le fasce più deboli.
Fattori che vengono considerati da comitati civici che insieme all’onorevole Santori hanno presidiato sabato 28 ottobre in Piazza del Campidoglio, nel tentativo di tenere conto delle esigenze di tutte quelle fasce della popolazione, di cui non si è considerata la possibilità del proseguimento di una vita normale, nonostante questi cambiamenti. E di tutte quelle altre tante situazioni sociali, ma anche culturali, si pensi alle auto d’epoca e dai dubbi sollevati dalle loro associazioni, che non vengono considerate nel momento in cui sono prese queste decisioni così importanti. E che impattano nella vita quotidiana dei cittadini.