Di Al. Tallarita
Siamo invasi da narcisisti. Maschi e femmine. Ecco qual è il problema. Che il nostro mondo è diventato un luogo per narcisisti, manipolatori maligni, esibizionisti, istrionici. E che esserlo, sia la cosa più normale del mondo.
Le ragioni di tutto questo sì devono rintracciare nelle abitudini e nei costumi comportamentali, che la nostra società sta acquisendo nell’ultimo periodo storico.
Il voler trasportare la vita, da una concretezza fattiva dell’essere, a una superficialità costruita dell’apparire, favorisce questo tipo di patologie. Perché ci rende apatici, anaffettivi, con dei deficit di tipo psicologico, nei confronti dell’altro, privandoci dell’empatia. Nel momento in cui ci rendiamo conto, che tutto quello che facciamo, può portare beneficio alla nostra persona, dimentichiamo totalmente l’altro. Le sue necessità, i suoi sentimenti, le sue emozioni, il suo dolore. Siamo un’umanità che si affaccia verso il baratro. Perché mancando di empatia reale, l’essere umano può arrivare a qualsiasi nefandezza.. anche ad uccidere una donna incinta al settimo mese …
E mi pare ancor più banale parlare come al solito di sminuenti femminicidi, come a ghettizzarne l’accaduto, quando si tratta di omicidi veri e propri perché poi, siamo tutti esseri umani. La questione è presto detta, nella sua enorme complessità, probabilmente i nostri governanti, non riescono a capire che, il limite di contenimento di tali abitudini, ormai non più fenomeni, non sta nella pena che deve essere aumentata, né benché meno nell’uso dei braccialetti. Questo è il dopo, a omicidio o violenza accaduti. Laddove la legge già può rispondere. Ma la risoluzione a questi gravi fatti sociali, è intervenire sulla visione oggettivizzata del corpo della donna. Che viene venduto, stuprato, usato, gettato, ripreso, manipolato, confuso… Attraverso una miriade di atteggiamenti, che fanno sempre più parte del sostrato culturale e mentale, delle nostre società. Siamo in un contesto in cui Only fans e la prostituzione di madre e figlia on-line è considerata normale. Siamo una società in cui le escort di Milano vogliono riunirsi e fare un congresso, per vedere riconosciuti i loro diritti , di prostitute, pagare le tasse, e non essere isolare dalla legge Merlin, tacciando la nostra società come ‘puttanofobica’. Siamo in una società in cui ancora ad oggi, tutto quello che viene venduto, presenta il corpo nudo della donna, per attirare sessualmente l’acquirente. Neanche i grandi film come ‘Vedo nudo’ avrebbero potuto rappresentare al meglio, quello che oggi la nostra società ci impone. Il corpo della donna è divenuto un oggetto, da usare da scartare e da distruggere, quando non è più utile. Quando diventa addirittura un’ostacolo, alle realizzazioni del proprio io malato narcisista. In una società tuttora misogena. I numeri parlano chiarissimo. Oltre a patologie, similari, che si riscontrano anche e soprattutto, in alcuni campi di lavoro, in cui la gestione del potere maschio è molto forte, come nelle forze armate. E cito appunto, non a caso, facendo riferimento a un altro omicidio, che in questi giorni è arrivato tristemente agli onori di cronaca e che ha visto come vittima una poliziotta di Roma. Probabilmente anche lì considerata come un oggetto, alla fine di una relazione, un omicidio suicidio, che ne sottolinea il senso del possesso e della conseguente distruzione ad ogni costo. I provvedimenti da prendere, andavano presi ieri….. ma per lo meno oggi, si guardi con realisticità, a dove stiamo andando.
A quello che la società del consumo ci ha portato, a quello che la società virtuale ci ha condotto, a queste relazioni malate, che dimenticano l’umanità e diventano sempre più patologiche. Virtualizzando e oggettivando il corpo dell’essere umano. Come privo di sentimenti, di emozioni e come incapace di provare dolore.