Di Al. Tallarita
“Eventi come questi accadono solo una volta ogni secolo”.
Ecco cosa si evince dalle dichiarazioni di Sergey Glazyev, principale economista russo, che ha scritto il saggio ‘ The Economics of the Russian Victory ‘.
Che sostiene la:
” formazione accelerata di un nuovo paradigma tecnologico e la formazione di istituzioni di un nuovo ordine economico mondiale”.
Oltre alla creazione di:
“un sistema di pagamento e regolamento nelle valute nazionali degli Stati membri dell’EAEU”.
Lo sviluppo e l’attuazione di:
“un sistema indipendente di regolamenti internazionali nell’EAEU, SCO e BRICS, che potrebbe eliminare la dipendenza critica della Sistema SWIFT controllato dagli USA”.
È in corso una revisione completa del sistema monetario e finanziario globale, dominato dall’Occidente. Si introduce il nuovo sistema finanziario globale. Sostenuto da una valuta digitale e nuove valute estere e risorse naturali.
Ma chi è Glazyev?
È uno degli economisti più influenti al mondo. Membro dell’Accademia delle scienze russa. Ex consigliere del Cremlino dal 2012 al 2019. Ha guidato il portafoglio di Mosca come ministro incaricato dell’EAEU integrazione e Macroeconomia dell’Unione economica dell’Eurasia .
La transizione verso il nuovo ordine economico, sarà la creazione di una nuova valuta di pagamento digitale. Basata su un accordo internazionale. Una valuta anche volendo, emessa da un pool di riserve valutarie dei paesi BRICS. I paesi interessati potranno aderire anche in base al PIL di ciascun paese. Sostiene l’economista.
Le dimensioni della popolazione e del territorio. Austerità e debito, lascerebbero così, i paesi del sud del mondo.
Avranno il loro peso, i prezzi delle materie prime quotate in borsa come oro, metalli preziosi e industriali, idrocarburi, cereali, zucchero, acqua e altre risorse naturali.
Gli viene chiesto nel corso dell’intervista dell’analista geopolitico P. Escobar sull’articolo pubblicato sul The Cradle :
“Michael Hudson chiede specificamente che se questo nuovo sistema consente alle nazioni del Sud del mondo di sospendere il debito in dollari e si basa sulla capacità di pagare in valuta estera, questi prestiti possono essere legati a materie prime o, per la Cina, una partecipazione tangibile nell’infrastruttura di capitale finanziata da crediti esteri non in dollari?”
E Glazyev risponde:
“La transizione al nuovo ordine economico mondiale sarà probabilmente accompagnata dal sistematico rifiuto di onorare gli obblighi in dollari, euro, sterline e yen. A questo proposito, non sarà diverso dall’esempio dato dai paesi emittenti queste valute che hanno ritenuto opportuno rubare riserve valutarie di Iraq, Iran, Venezuela, Afghanistan e Russia per un importo di trilioni di dollari. Dal momento che gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, l’UE e il Giappone si sono rifiutati di onorare i loro obblighi e hanno confiscato la ricchezza di altre nazioni che era detenuta nelle loro valute, perché altri paesi dovrebbero essere obbligati a ripagarli e a pagare i loro prestiti?”
e continua:
” In ogni caso, la partecipazione al nuovo sistema economico non sarà vincolata dagli obblighi del vecchio. I paesi del Sud del mondo possono partecipare a pieno titolo al nuovo sistema indipendentemente dai loro debiti accumulati in dollari, euro, sterline e yen. Anche se dovessero inadempiere ai loro obblighi in quelle valute, ciò non avrebbe alcun effetto sul loro rating creditizio nel nuovo sistema finanziario”.
“È in corso uno sforzo per sviluppare un sistema di pagamento digitale non bancario, che sarebbe collegato all’oro e ad altre materie prime scambiate in borsa: le “stablecoin”. Interessi comuni di sopravvivenza e resistenza stanno unendo Cina e Russia.L’élite dirigente statunitense ha avviato una guerra ibrida globale volta a difendere la propria posizione egemonica nel mondo, prendendo di mira la Cina come principale concorrente economico e la Russia come principale forza di contrappeso”.
L’economista critica l’operato di Elvira Nabiullina, riconfermata alla guida della Banca Centrale Russa. In quanto le sue politiche, dice, seguono le raccomandazioni del FMI e i dogmi di Washington. Conseguendone, che la politica monetaria della CBR, si sia riverale “devastante” per l’economia russa.
Le sue idee esposte a partire dal 2015 sono state osteggiate dalle banche centrali occidentali, dato che, proponeva la sostituzione di dollari, euro, sterline e yen, nelle riserve valutarie russe, con l’oro prodotto in Russia.