Di Al. Tallarita
Il discorso di Sergio Mattarella, politico e poi sociale, parla di dignità come concetto cardine e di democrazia, toccando ogni aspetto delicato che l’Italia e gli italiani stanno vivendo. Le priorità da gestire e i problemi da affrontare.
Quattordici anni. Un regno.
“Vi ringrazio per la fiducia che mi avete manifestato chiamandomi per la seconda volta a rappresentare l’unità della Repubblica“.
È quello di un emozionato Presidente, lo si evince dallo schiarirsi la gola più di una volta. Discorso particolarmente applaudito in più di un punto. Discorso in cui parla anche del governo di Mario Draghi, nato proprio in un momento difficile per il paese. Parla dei cambiamenti che noi e il mondo stiamo vivendo e dei sentimenti particolati che ne derivano. Proprio per la velocità di questi cambiamenti. E dell’importanza di agire nel nome della democrazia.
“Ritorno dunque di fronte a questa Assemblea, nel luogo più alto della rappresentanza democratica, dove la volontà popolare trova la sua massima espressione. Vi ringrazio per la fiducia che mi avete manifestato chiamandomi per la seconda volta a rappresentare l’unità della Repubblica“.
Mattarella sottolinea che sono “momenti travagliati per tutti, anche per me“.
Sottolinea il motivo che l’ha spinto ad accettare il secondo mandato:
“..il prolungarsi di uno stato di profonda incertezza politica e di tensioni, le cui conseguenze avrebbero potuto mettere a rischio anche risorse decisive e le prospettive di rilancio del Paese impegnato a uscire da una condizione di grandi difficoltà. Leggo questa consapevolezza nel voto del Parlamento che ha concluso i giorni travagliati della scorsa settimana… è questa stessa consapevolezza la ragione del mio sì e sarà al centro del mio impegno“.
“Indispensabile dialogo collaborativo tra Governo e Parlamento“.
E si alzano per un applauso tutti a sottolinearlo. La garanzia per tutti anche se opposti..Il cittadino deve poter fare affidamento. E il Parlamento deve essere partecipativo.
“Al Governo esprimo un convinto ringraziamento e gli auguri di buon lavoro“.
Tutti i giovani ..sentono sulle proprie spalle la responsabilità di prendere sulle proprie il futuro del Paese.
Dice il Presidente.
Centrale è la posizione dell’italia in Europa. “Non possiamo permetterci ritardi ne’ incertezze. Italia al centro dell’impegno di ripresa dell’Europa“.
“Rafforzare l’Italia significa anche, metterla in grado di orientare il processo per rilanciare l’Europa, affinché questa divenga più efficiente e giusta“.
Esalta anche le autonomie. Che rafforzano la società e la democrazia. È un discorso che fa dei principi democratici da difendere, il suo perno centrale.
“Dalle risposte date dipenderà la qualità della nostra democrazia“.
Che si esprime anche sulla questione della Russia con l’Ucraina, dicendo:
“Non possiamo accettare che ora, senza neppure il pretesto della competizione tra sistemi politici ed economici differenti, si alzi nuovamente il vento dello scontro“.
Sottolinea la necessità di:
” fare appello alle nostre risorse e a quelle dei paesi alleati e amici affinché le esibizioni di forza lascino il posto al reciproco intendersi“. Parla della riforma della giustizia. E sulla richiesta di un processo riformatore del versante della giustizia tutti si alzano nuovamente in piedi per applaudirlo.
Saluta “(la) Corte Costituzionale, presidio di garanzia dei principi della nostra Carta”
e le ” Magistrature …mi preme sottolineare che un profondo processo riformatore deve interessare anche il versante della giustizia. Per troppo tempo è divenuta un terreno di scontro che ha sovente fatto perdere di vista gli interessi della collettività“.
Ribadisce “Cardini” della costituzione del sistema giudiziario.
Le riforme devono essere immediate. Perché il consiglio della magistratura possa continuare a lavorare. Dimenticando ordini di appartenenza (colori politici) che devono restare fuori da un lavoro importante ed equo.
Ecco le parole precise:
(Che)” le riforme annunciate giungano con immediatezza a compimento affinché il Consiglio superiore della Magistratura possa svolgere appieno la funzione che gli è propria, valorizzando le indiscusse alte professionalità su cui la Magistratura può contare, superando logiche di appartenenza che, per dettato costituzionale, devono rimanere estranee all’Ordine giudiziario. Occorre per questo che venga recuperato un profondo rigore“.
Pronunciati questi concetti, la standing ovation dell’emiciclo è obbligatoria.
Indipendenza e autonomia sono importanti, ma presidiati dalla coscienza dei cittadini. Che devono poter aver fiducia verso la giustizia e l’ordine giudiziario. Sottolinea il Presidente.
Sul tema della giustizia, ovviamente sono tutti sensibilizzati.
Esalta l’importanza inoltre dell’identità italiana nel mondo e ringrazia anche il Papa a nome degli italiani.
Un messaggio di amicizia a tutte le comunità straniere, che hanno deciso di vivere nel paese della bellezza delle arti e della cultura, che è elemento costitutivo dell’identità italiana. Un patrimonio di ingegno da conservare e che aiuti all’evoluzione. E nel mondo del lavoro, delle arti, del cinema e ricorda a questo punto anche la scomparsa recente di Monica Vitti, che tutta l’aula di Montecitorio applaude in piedi.
Sosteniamo la scuola, dice: ” che sappia accogliere e trasmettere preparazione e cultura come complesso dei valori e dei principi che fondano le ragioni del nostro stare insieme; volta ad assicurare parità di condizioni e di opportunità“. Ma anche un modello sociale aperto con la lotta della diseguaglianza nelle politiche pubbliche.
Tante donne sono escluse dal lavoro. E la “marginalità femminile è un fattore di ritardo culturale civile e umano“.
“Troppi giovani sono malpagati quando non confinati nelle periferie esistenziali.. (necessario) Ascoltare la voce degli studenti che cercano di esprimere esigenze“.
“Dignità è azzerare le morti sul lavoro“.
Tra gli applausi dice Mattarella “le morti sul lavoro feriscono la società.. mai più tragedie come quella di Lorenzo Parelli“
Lo studente deceduto nell’ultimo giorno di stage.
“Dignità è opporsi al razzismo e all’antisemitismo.. aggressioni intollerabili fatte alla coscienza di ognuno di noi…”. Dignità è impedire la violenza sulle donne.
E magari così fosse caro Presidente…
“Piaga profonda inaccettabile” da contrastare con vigore ribadisce.
Non possiamo negare la dignità agli altri, dice parlando degli immigrati, ma nonostante ciò, dobbiamo combattere la tratta e la schiavitù degli esseri umani Dignità è anche il dritto allo studio.
Ma anche smettere di privare de loro ruolo gli anziani nella società.”Dignità è anche non dover scegliere tra lavoro e maternità“.
Parla anche delle carceri affollate e del reinserimento sociale.
La “dignità è un paese non distratto di fronte ai problemi quotidiani che le persone con disabilità devono affrontare.”
“Dignità è un paese libero dalle mafie e dal ricatto della criminalità“.
E il Presidente ha pagato caro questo prezzo con l’omicidio del fratello.
Dignità è un’ “informazione libera e indipendente” come diritto ai cittadini.La dignità come “pietra angolare del nostro impegno“.
Mattarella ricorda anche di David Sassoli recentemente scomparso. “Uomo mite e coraggioso sempre aperto al dialogo“.La ‘speranza siamo noi’ aveva detto.
“Viva la Repubblica viva l’Italia”.
Così conclude il suo discorso.
Con l’applauso corale, anche di FdI, che non ha però applaudito il Presidente, appena entrato alla pronuncia del discorso. Ha invitato i partiti a ben lavorare. Senza fare alcun cenno polemico. Con la volontà ferma, di voler essere il Presidente di tutti. Conferma ne è il lunghissimo applauso finale con l’aula in piedi.