Darko Janjevich www.dw.com
L’energia nucleare svolgerà un “ruolo fondamentale” nel soddisfare la domanda energetica dell’Europa, ha affermato Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno, al quotidiano francese Journal du Dimanche.
Il commissario Ue per il mercato interno, Thierry Breton, ha affermato che il blocco dovrà investire 500 miliardi di euro (586 miliardi di dollari) in nuovi impianti per l’energia nucleare entro il 2050, secondo un’intervista pubblicata domenica dal quotidiano francese Journal du Dimanche.
“Le sole centrali nucleari esistenti avranno bisogno di 50 miliardi di euro di investimenti da qui al 2030. E quelle di nuova generazione avranno bisogno di 500 miliardi!” ha detto nell’intervista. “Questo sforzo rappresenta circa 20 miliardi di euro all’anno“.
I suoi commenti arrivano quando l’UE considera l’etichettatura dell’energia nucleare un’alternativa “verde” ai combustibili fossili.
La proposta, guidata dalla Francia, ha innescato resistenze in diversi altri Stati membri, tra cui Austria e Germania.
La Germania rifiuta l’etichetta “sostenibile” dell’energia nucleare.
“Per raggiungere la neutralità del carbonio, dobbiamo davvero aumentare la nostra produzione di elettricità senza emissioni di carbonio in Europa, soprattutto considerando che la domanda di elettricità raddoppierà in 30 anni”
L’assessore ha poi sottolineato che il nucleare rappresenta il 26% dell’elettricità prodotta oggi in Europa, ma ha previsto che entro il 2050 questa scenderà al 15%. Ha affermato che la produzione di energia nucleare dovrà comunque essere ampliata per aiutare a soddisfare la crescente domanda di elettricità priva di emissioni di carbonio.
La Ue è divisa sulla proposta.
Alla domanda sull’opposizione all’energia nucleare da parte di alcuni stati membri dell’UE, Breton ha affermato che il modo in cui si procurano l’energia è “l’unica responsabilità degli stati”.
“La responsabilità congiunta deve concentrarsi sui mezzi da dispiegare in tutta l’Unione Europea per raggiungere l’obiettivo collettivo fissato da tutti gli Stati membri: zero netto entro il 2050″, ha aggiunto Breton.
L’UE ha recentemente presentato una cosiddetta lista di tassonomia, che è un sistema di etichettatura per gli investimenti nell’energia sostenibile “verde”.
Il blocco mira a indirizzare i finanziamenti verso fonti energetiche con un’impronta di carbonio bassa o zero. Ha suscitato polemiche ammettendo impianti di energia nucleare e gas naturale in base a determinati criteri di riduzione delle emissioni. I fautori dell’idea, tuttavia, affermano che gli impianti nucleari dovrebbero utilizzare tecnologie aggiornate e operare secondo rigorosi piani di smaltimento dei rifiuti.