Di Al. Tallarita
Attenzione! Non si può chiamare sciopero generale. Perché le sigle sindacali saranno solo due e pertanto, non comprensive di tutti i lavoratori.
Scioperare alla previsione di una manovra espansiva, in un momento in cui l’appoggio, a un Governo nato per un’emergenza, dovrebbe essere assicurato da tutti gli attori del discorso politico, sociale, sindacale e culturale. Facendo di fatto un opposizione al presidente Draghi, Landini della CIGL e Bombardieri della UIL, nonostante tutti i partiti abbiano messo da parte le ragioni politiche per il bene e la ricostruzione del paese..urlano allo sciopero. Ebbene alla luce di tutto questo, mi sento di dire che è quasi immorale, voler scioperare. Forse più per ideologia che per necessità.
La responsabilità, posta in atto dalla CISL, finalmente sottolinea forza, la visione di lungo periodo, la maturità di una propria personalità, non solo centrista come da storia di questo fondamentale sindacato, ma anche affidabile e realistica, da parte di Luigi Sbarra. Così la CISL ha dimostrato la stabilità di un sindacato vivo, solido che davvero va al passo con la storia contemporanea. Ancorato alla realtà, quella nostra, trasformata da una pandemia mondiale. E che riconosce il disagio di un intero paese. Questo sciopero adesso non andava richiesto. Ed è inutile che lo chiamino generale quando così non è.. Proprio perché una grossissima fascia, ne resta responsabilmente fuori.
Questo è il momento della coesione con il Governo, non della separazione. Della responsabilità e pacatezza, non dell’esasperazione dei toni.
Riporto qui per intero l’intervento di Luigi Sbarra, lo condivido approvandolo appieno, per la forza del comunicato:
“La CISL considera sbagliato ricorrere allo sciopero generale radicalizzare il conflitto in un momento tanto delicato per il Paese, ancora impegnato ad affrontare una pandemia che non molla la presa e teso consolidare i segnali positivi di una ripresa economica e produttiva che necessita di uno sforzo comune per essere resa strutturale.
Tanto più considerati rilevanti passi avanti fatti nell’ultimo mese sui contenuti della legge di bilancio. Risultati che valutiamo in modo positivo che garantiscono avanzamenti su riduzione delle tasse ai lavoratori e pensionati, risorse per gli ammortizzatori sociali e contratti di espansione, maggiori stanziamenti per la sanità, importanti risorse per non autosufficienza pubblico impiego, assegno unico per i figli, uniti all’impegno forte assunto dal Governo di aprire al più presto un confronto con il sindacato la rigidità della Legge Fornero e di accelerare la riforma fiscale“.