Di Al. Tallarita
Sicuramente qualcosa che non vorremmo accadesse. È certamente di pericoloso.Ma chi usa i migranti? Forse più di uno. E se Minsk chiudesse il gas come minaccia in caso di sanzioni ulteriori?Tutto ciò è sicuramente contro la stabilità delle nazioni e dell’Europa.Grave crisi diplomatica questa, oltre che umanitaria, apertasi nel lato orientale dell’Europa. Che passa dall’unione Europea alla Nato. Come si metteranno le necessità della crisi umanitaria con la dovuta reazione di sicurezza e politica? L”Europa appare stretta in una morsa. Una guerra ‘ibrida’ la definisce la Polonia.Che accoglie esiliati e attivisti bielorussi.E punta il dito contro il regime di Minsk, che destabilizzarebbe l’Europa usando i migranti. Il 29 settembre, il governo polacco, comunicava al Parlamento di allungare lo stato d’emergenza. E Varsavia rafforzava il confine, con 15mila militari. E chiudendo Il valico di frontiera vicino a Kuznica. L’Alto rappresentante per la Politica Estera, Josep Borrell annuncia sanzioni contro il governo Lukashenko, sostenuto dalla Russia. I bielorussi rimandano al mittente le accuse dell’Unione Europea, che per quest’ultima conduce i migranti ai confini del ‘blocco’ per vendetta contro le sanzioni di Bruxelles. Morawiecki ha dichiarato “Sigillare il confine polacco è nel nostro interesse nazionale. Sono in gioco la stabilità e la sicurezza dell’intera Ue”.E centinaia di uomini, donne e bambini da Afghanistan, Iraq, Africa, Siria pressano sui confini. È disumano, ma anche uno scandaloso ricatto. Dopo le sanzioni derivate dalle persecuzioni, per la repressione degli oppositori politici. Alle contestate elezioni presidenziali. Quella dei flussi migratori è una questione delicatissima ed è palese che venga ad essere usata, come un’arma contro gli Stati, contro la loro sovranità nazionale. E controlla e condiziona la loro stabilità interna. Questa della rotta balcanica, destabilizza anche il rapporto già delicata, tra Unione Europea e Turchia. Per l’emigrazione dall’Africa. E così in modo vischioso, si accusano Polonia e UE, di impedire ai migranti la richiesta di asilo, nella violazione dei diritti umani. Il Presidente del Consiglio dei ministri della Polonia, parla di terrorismo di Stato, da parte della Bielorussia. Mentre il Cremlino, ha fatto sapere alla Polonia, che il suo governo è il vero artefice della manovra di Minsk. Il portavoce russo Dmitri Peskov, ha dichiarato: “Consideriamo del tutto irresponsabili e inaccettabili le dichiarazioni del primo ministro polacco secondo cui la Russia è responsabile di questa situazione”. Il confine polacco, resta comunque, consentito ai valichi di frontiera, con la presentazione dei visti. Come reagisce la Germania? Con una telefonata della Merkel a Putin, l’alleato di Minsk. Per chiedere a Lukashenko una tregua. Vorrà Putin esercitare la sua influenza su Lukashenko, per fermare la “disumana e inaccettabile” strumentalizzazione”dei migranti? Dice il portavoce Steffen Seibert.Anche perché, meta successiva dei migranti, che pressano ai confini, sarà proprio la Germania. Fatto sta che la Polonia, si è trovata un gruppo di migranti, che entrava nel suo territorio e dei soldati bielorussi, che entravano in azione, come per celare quell’intrusione. Uomini che in uniforme attraversano il suo territorio durante la notte l’1 e 2 novembre. E così convoca l’inviato bielorusso, per tale “intrusione” armata e violazione del confine. Il Ministero degli Esteri, in un comunicato del 4 novembre, rispondeva che: “La Bielorussia non ha mai provocato e non intende provocare incidenti al confine, quindi respinge tali provocazioni”. La Polonia ha reagito. Militari e filo spinato ai confini, per fermare l’ondata di migranti che l’ha investita. E i legislatori hanno approvato, la costruzione di un muro, sul confine orientale. Il 9 novembre Morawiecki col ministro della Difesa Blaszczak, era sul confine per incontrare le guardie di frontiera e i funzionari della sicurezza.I Militari bielorussi, sono stati accusati, di aver attaccato per distruggere, le barriere di filo spinato al confine e incoraggiato i migranti a farlo. Ricevendo solidarietà, dall’UE, da altre nazioni europee e dagli Stati Uniti. L’ex ministro degli interni tedesco Seehofer, ha affermato che tutti i paesi dell’UE “devono stare insieme, perché Lukashenko sta usando le persone col sostegno della Russia e di Putin per destabilizzare l’Occidente”.Una situazione non facile e scivolosa. Dall’arresto del giornalista bielorusso sul volo Ryanair, a maggio. Al governo lituano, che ha chiesto al Parlamento, di dichiarare lo stato di emergenza, lungo il confine con la Bielorussia, per un mese.La tensione ora è tra l’Occidente e la Russia. Mosca ha inviato bombardieri strategici, con capacità nucleare, sulla Bielorussia.l’UNHCR e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni parlano di situazione “allarmante” e pressano perché polacchi e bielorussi assicurino l’assistenza umanitaria. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha aperto alla possibilità di un finanziamento europeo, alla costruzione di un muro al confine esterno. Nonostante la pa presidente Von der Leyen, abbia ribadito la contrarietà della Commissione, sulla costruzione di muri con fondi Ue.Di certo la stabilità europea è in crisi e la chiave potrebbe rivelarsi Proprio la Russia.