martedì 21 luglio 2020
Di Al. Tallarita
Il summit è quattro giorni e quattro notti, da che si ricordi il più lungo dell’unione europea.. Arriva un accordo sul piano di recupero, che dia fiato, si speri, dopo la pandemia da covid. Una maratona per un negoziato, che da l’esito sul recovery fund. Strumento utile alla ripresa, augurandoci che sia davvero così, tra le proporzioni a fondo perduto e la parte data solo come prestito…Intanto il Governo non muove un passo per la questione dei pagamenti delle tasse, con i commercialisti che minacciano lo sciopero, sul massacro degli autonomi.. Che pagano un prezzo troppo alto nella crisi economica.Solo 80 miliardi sono a fondo perduto. Il resto andrà restituito con i sani interessi europei totale su 750, 209 miliardi sono stati prestati all’Italia.Ci piace l’Italia che è stata presentata in ginocchio all’unione Europea? Intanto 110 dei 500 miliardi a fondo perduto, si trasformano in prestiti solo 209 miliardi. L’Italia perde 3 miliardi di aiuti diretti e ne riceve 38 mila in più ma solo come prestiti. E il prestito è cosa ben diversa, rispetto alla concessione a fondo perduto, su cui si doveva lottare, data la situazione di emergenza, che non è stata trattata come cosa auropea con reazioni unitarie. E data l’urgenza sanitaria immediata che ha subito la nazione italiana. Inoltre ci si chiede quando davvero sarà possibile usarli questi fondi. E poi, dopo la trattativa di Michael, ci si chiede quando e come dovranno essere restituiti gli altri. Rutte, sembra abbia ceduto sugli interessi dell’Olanda, accettando una piccola cosa in vero.Se tutto ciò abbia o meno scongiurato l’uso del MES come strumento successivo, al momento non lo sappiamo.In autunno, il piano di riforme, dovrà proporsi come convincente, amministrazione.. giustizia.. Saranno solo le certezze documentali, che ne daranno contezza e fermezza sulla validità o meno dei provvedimenti che verranno presi.