mercoledì 26 febbraio 2020
Al. Tallarita
Famiglie, parenti che pagano il prezzo alto di questo virus, siamo tutti uniti in un abbraccio nazionale. Ringraziamo medici, ospedali, scienziati che eroicamente nel giornaliero si dedicano a noi tutti. Quando la nazione attraversa un momento terribile, l’unità nazionale viene dal basso. Siamo un paese forte, capace di rispondere alle emergenze.. Ma il rischio c’è. Il buonsenso di mettere l’emergenza sanitaria al primo posto, deve procedere l’emissione di decreti utili e importanti, che possano porre evidenza alla difesa nazionale. L’unione e il buonsenso per l’interesse del Paese sono primari. Ma anche il freno ad un panico immotivato, nonostante l’emergenza a cui però si sta rispondendo con grande responsabilità. Ma le critiche anche politiche su ritardi e decisioni precarie iniziali, giova. Perché il contagio non deve far dimenticare gli errori di sottovalutazione. Contestualmente ringraziando la protezione civile e i medici e tutto il personale militare e di forze dell’ordine. La quarantena, quale proposta iniziale dei presidenti Zaia e Fontana, che oggi hanno saputo affrontare la situazione grave a testa alta, è stata fortemente criticata e tracciata di matrice razzista. Vergogna. Inoltre l’Europa deve intervenire. Armonizzare e regolamentare ciò che ad oggi appare muto e sordo. Deve intervenire ad un coordinamento EU per la salute dei cittadini. E deve oggi intervenire economicamente aiutando l’Italia. Anche prendere in considerazione di richiedere alla Cina i danni di quanto accaduto dovrebbe essere perlomeno pensato e contemplato. L’unione europea deve aiutare i popoli. E non fermarsi alla burocrazia. Ringraziamo solo oggi la competenza italiana. La forza, il coraggio, con cui affronta questa emergenza. Solo la ricerca darà le risposte. Ma servono le risorse. Per questo e per affrontare l’emergenza.