«Io sono un essenza reale, sensibile: il corpo è costituivo della mia essenza; anzi, il corpo nella sua totalità è il mio io, la mia essenza stessa»”.(Principi della filosofia dell’avvenire, 1843)
Da Feuerbach*, filosofo abbiamo il monito che da il titolo a questo articolo: siamo quello che mangiamo.
Dall’opera: del 1862 ” Il mistero del sacrificio o l’uomo è ciò che mangia”.
L’analisi biochimica e l’osservazione antropologica e sociale: del cosa è come si mangia, determinano la parabola vitae della persona umana.
È postulata un’unità inscindibile fra psiche e corpo, il ben pensare deriva dal ben alimentarsi:
“La teoria degli alimenti è di grande importanza etica e politica. I cibi si trasformano in sangue, il sangue in cuore e cervello; in materia di pensieri e sentimenti. L’alimento umano è il fondamento della cultura e del sentimento. Se volete far migliorare il popolo, in luogo di declamazioni contro il peccato, dategli un’alimentazione migliore. L’uomo è ciò che mangia”.
(Il mistero del sacrificio o l’uomo è ciò che mangia, 1862)
L’espressione “l’uomo è ciò che mangia” in linguatedesca è “der Mensch ist was er isst“.
Raramente si pensa che quella sostanza diventerà parte di noi se una sostanza è incompatibile con il nostro corpo questo resterà inquinato, faticherà per neutralizzarne gli effetti negativi e perderà energia e forza.In una visione olistica si parla di nutrimento collegato ad ogni aspetto della vita. Entro un inter -collegamento che posiziona la persona a fronte di una continua scelta di responsabilità in quanto partecipante al concetto del quisque faber se fortunae.
La relazione tra alimentazione e benessere psicofisico e attività corporea sportiva è assolutamente palese e portante della visione e olistica.“La teoria degli alimenti è di grande importanza etica e politica. I cibi si trasformano in sangue, il sangue in cuore e cervello; in materia di pensieri e sentimenti. L’alimento umano è il fondamento della cultura e del sentimento. Se volete far migliorare il popolo dategli un’alimentazione migliore. “Feuerbach
Una riflessione sulla corporeità La biochimica dei neurotrasmettitori dimostra la relazione tra alimentazione e comportamento. La composizione del corpo è composta dal cibo e specialmente dall’acqua, dall’aria.Ma anche e particolarmente dai pensieri interiori e dalle attivita esterne. Curiosità Seneca ad esempio osservava come tiranni, assassini e schiavisti fossero spesso mangiatori di grandi quantità di carne, sottolineando per contro la mitezza d’animo e la profondità di sentimenti di coloro che si nutrivano dei frutti della terra.
Nello stesso periodo, 2000 anni fa circa, il grande Giovenale si rese autore della celebre massima: “Mens sana in corpore sano”.
Un concetto semplice ed estremamente pragmatico, che rivela la stretta dipendenza della ‘mente’ (nel suo significato più allargato) dall’integrità del corpo. E se Platone, nel 400 a.C., raccomandava la carne solo ai guerrieri, nel 1992, ai marines americani che si preparavano ad entrare in azione durante la Guerra del Golfo furono moltiplicate le razioni di carne.
* Ludwig Feuerbach (1804 – 1872)critico del pensiero religioso, polemico contro il dualismo di anima e corpo, ispiratore di Engels e Marx. nasce in Baviera in una famiglia protestante. Libero docente dal 1829 al 1832, in seguito alla pubblicazione dei suoi primi scritti è costretto ad abbandonare l’insegnamento. Pone le basi di una filosofia fondata su un integrale umanesimo, affermandosi come uno dei più autorevoli rappresentanti della sinistra hegeliana. Feuerbach recensisce uno scritto sull’alimentazione di Jakob Moleschott, Lehre der Nahrungsmittel für das Volk Dell’alimentazione: trattato popolare, “La scienza della natura e la rivoluzione”. Dove l’alimentazione è interpretata quale la base per rendere possibile il costituirsi e perfezionarsi della cultura umana. Un popolo può migliorare migliorando il proprio sostentamento alimentare.